Georgia

Georgian polyphonic singing
Inscribed in 2008 on the Representative List of the ICH
Il canto popolare ha un posto di grande valore nella cultura georgiana. Il canto polifonico, in lingua georgiana, è una tradizione secolare in un paese la cui lingua e cultura sono state spesso oppresse dagli invasori. Ci sono tre tipi di polifonia in Georgia: polifonia complessa, che è comune nello Svaneti; il dialogo polifonico su sfondo basso, prevalente nella regione di Kakheti nella Georgia orientale; polifonia contrastata, con tre parti cantate parzialmente improvvisate, tipica della Georgia occidentale. La canzone Chakrulo, cantata a cerimonie e feste e che appartiene alla prima categoria, si distingue per l’uso della metafora e del suo yodel, il krimanchuli e un “corvo del gallo”, eseguito da un cantante falsetto maschile. Alcuni di questi canti sono legati al culto della vite e molti risalgono all’VIII secolo. Le canzoni hanno tradizionalmente pervaso tutti i settori della vita quotidiana, dal lavoro nei campi (il Naduri, che incorpora i suoni dello sforzo fisico nella musica) ai canti per curare le malattie e ai canti di Natale (Alilo). Anche gli inni liturgici bizantini includevano la tradizione polifonica georgiana a tal punto che ne divennero una significativa espressione. Avendo già subito gli svantaggi delle politiche culturali socialiste, la musica tradizionale georgiana è ora minacciata dall’esodo rurale e dal crescente successo della musica pop. In molti archivi si trovano registrazioni di canzoni polifoniche dell’inizio del XX secolo; queste registrazioni, tuttavia, non sono abbastanza sicure da garantire la conservazione a lungo termine.